Cenni Storici

Il monumento, simbolo della capitale, è stato costruito in soli otto anni sotto l’impero di Vespasiano che ne dette l’avvio nel 72 d.C. lì dove esisteva un lago.

L’imponente anfiteatro, che deve il suo nome alla vicina statua bronzea di Nerone (Colossum), contava ben quattro livelli di arcate che, fatta eccezione per quelle a livello del suolo che servivano da ingresso, potrebbero aver ospitato statue, oggi completamente scomparse.

Nel Colosseo, concepito per intrattenere il popolo con giochi, lotte e scene di caccia, sedevano circa 60 mila persone, una sorta di stadio ante litteram che prevedeva inoltre al suo interno numerose fontanelle a ristoro del pubblico. La scelta del luogo fu davvero strategica, considerata la prossimità al Foro, ossia il centro della città, e la considerevole ampiezza dell’area su cui smaltire l’enorme afflusso di spettatori in entrata e in uscita. Inaugurato con 100 giorni di festeggiamenti dall’imperatore Tito nell’80 d.C. e conosciuto successivamente con il nome di anfiteatro Flavio, il Colosseo aveva al suo centro un’arena fatta da un pavimento in legno ricoperto di sabbia su cui andavano in scena i vari spettacoli.

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L’entrata era gratuita e i posti venivano assegnati in base alla classe sociale d’appartenenza. Colpito da numerose calamità, come l’incendio del 217 e il terremoto del 442, vide sopprimere per primi i combattimenti tra gladiatori e oltre un secolo dopo anche quelli tra le belve (VI secolo).

Esaurita nel tempo la sua funzione, il Colosseo fu spogliato negli anni di massi e pietre poi largamente riutilizzate per la costruzione di Palazzo Venezia, della Basilica Vaticana, del Palazzo della Cancelleria e del Porto di Ripetta. Venne quindi trasformato in fortezza dai Frangipane nel Medioevo e in luogo sacro da Benedetto XVI nel 1749.

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