Il monumento, simbolo della capitale, è stato costruito in soli otto anni sotto l’impero di Vespasiano che ne dette l’avvio nel 72 d.C. lì dove esisteva un lago.
L’imponente anfiteatro, che deve il suo nome alla vicina statua bronzea di Nerone (Colossum), contava ben quattro livelli di arcate che, fatta eccezione per quelle a livello del suolo che servivano da ingresso, potrebbero aver ospitato statue, oggi completamente scomparse.
Nel Colosseo, concepito per intrattenere il popolo con giochi, lotte e scene di caccia, sedevano circa 60 mila persone, una sorta di stadio ante litteram che prevedeva inoltre al suo interno numerose fontanelle a ristoro del pubblico. La scelta del luogo fu davvero strategica, considerata la prossimità al Foro, ossia il centro della città, e la considerevole ampiezza dell’area su cui smaltire l’enorme afflusso di spettatori in entrata e in uscita. Inaugurato con 100 giorni di festeggiamenti dall’imperatore Tito nell’80 d.C. e conosciuto successivamente con il nome di anfiteatro Flavio, il Colosseo aveva al suo centro un’arena fatta da un pavimento in legno ricoperto di sabbia su cui andavano in scena i vari spettacoli.